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DALLA TOSCANA A BOLOGNA, PASSANDO PER BRISTOL

Classe 1992, originario di Poggibonsi, in Toscana, ma trapiantato a Bologna da circa sette anni, salvo una pausa di un anno e mezzo in cui ha vissuto e lavorato a Bristol.

Laureato in fumetto e Illustrazione presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, Claudio Chiavacci si sta ritagliando di diritto un posto nel mondo della street art bolognese. Impazzano infatti le condivisioni sui social dei suoi lavori sparsi per il centro della città, tanto che anche Cesare Cremonini ha ricondiviso sul suo profilo Instagram una sua opera, per cui Claudio si è ispirato proprio ad una delle più celebri canzoni del cantautore bolognese.

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FOTOGRAFO, ILLUSTRATORE, MUSICISTA, STREET ARTIST: I TANTI VOLTI DI CLAUDIANO.JPEG

Claudio si avvicina alla fotografia lavorando come fotografo nei club bolognesi e inglesi. Contemporaneamente, realizza numerosi shooting per cantanti underground, per i quali si occupa anche della realizzazione delle copertine dei dischi.

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La pandemia è stato uno spartiacque imprescindibile per tutti. Per te cosa ha significato?

Durante il lockdown ho ricevuto una proposta da un’agenzia milanese per la campagna promozionale dell’Auricchio, per cui ho realizzato tre illustrazioni. In questo periodo, ho conosciuto e fotografato anche Josephine Yole Signorelli, aka Fumettibrutti. Alcuni scatti sono stati scelti e pubblicati da riviste importanti come LaRepubblica, Rollingstones e VanityFair, come corredo ad una sua intervista.

Ne ho approfittato per portare avanti vari progetti. Canto anche in un gruppo: si tratta di un progetto a distanza (l’altro musicista con cui condivide il progetto vive attualmente in Scozia), che come le altre passioni che ho, mi tengono spesso davanti a uno schermo.

I miei interventi di street art in miniatura nascono da un’esigenza personale e quasi fisiologica. Mi sono reso conto infatti che per lavoro e per passione, passavo la maggior parte del tempo immerso nel mondo digitale. Da questa riflessione nasce la decisione di provare a sviluppare un progetto diverso, tornando ad immergermi maggiormente nella realtà urbana, concreta, sporca e viva.

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Riesci a vivere della tua creatività?

Sì e no. Quest’anno mi ha regalato delle belle soddisfazioni, ma non hanno portato ancora a delle svolte determinanti. Da due settimane curo la comunicazione grafica di un’azienda della Valsamoggia, prima ho fatto un po’ di tutto per mantenermi.  Sono stato anche qualche mese senza lavoro, ma proprio per occupare quel tempo libero è nato il progetto della mia street art in miniatura. Per un periodo ho venduto le mie illustrazioni online, su Etsy. Pavarotti sul booster era la più richiesta, soprattutto all’estero. Al momento cerco di portare avanti il progetto della street art, parallelamente al mio lavoro, continuando anche a propormi per ritratti fotografici su commissione e lavori grafici.

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©Major_tom92 Claudio ritratto insieme ad uno dei suoi microcosmi urbani

INVASIONE LILLIPUZIANA: I MICROCOSMI URBANI DI CLAUDIANOJPEG

Quando non lavora come grafico, di mattina si dedica alla musica e il pomeriggio esce a fotografare quelli che diventeranno i protagonisti dei suoi microcosmi.

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Come nasce l’idea – originalissima – di questa street art in miniatura?

Volevo che la mia street art avesse qualcosa di unico, che si differenziasse da altri interventi, se vogliamo, anche molto invasivi. Per rimuovere i miei omini basta usare un’idropulitrice. La cosa che mi affascina è anche la fragilità dei miei lavori e il fatto che sia anche il pubblico a determinare se valga la pena lasciarli, riconoscendo loro un senso, un valore o se rimuoverli.

Per esempio, quando un mio lavoro viene rimosso tre volte di fila in una determinata via, evito di continuare ad esporlo. Evidentemente non è gradito. Al massimo cambio zona. Per esempio, l’altro giorno hanno rimosso il lavoro con una ragazza in miniatura che guarda l’immagine di un posteriore femminile. L’avevo rimessa da poco, quando è stata rimossa era ancora fresca. Hanno lasciato solo il cartellino con cui richiedo di non rimuoverla e il tag. Non è durata neanche 24 ore.

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Qualche progetto in cantiere?

Sto lavorando ad una sorta di mostra – in miniatura ovviamente – della mia street art, qui a Bologna, dove è nata e si sta sviluppando. Vorrei vedere condensate sullo spazio di un’unica parete i miei microcosmi. Il progetto è ancora in una fase embrionale, ma spero di riuscire a realizzarlo presto.

In copertina: Claudio ritratto insieme ad uno dei suoi microcosmi urbani. ©Major_tom92.

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