ARTWORKS#3: L’ARTE PUÒ STIMOLARE LA CREATIVITÀ IN UN AMBIENTE DI LAVORO?

Di Chiara Sandonato

Tempo di lettura: 3 minuti.

La terza edizione di Talent Garden Artworks, curata da Maria Vittoria Pinotti, ha come protagonisti i fotografi Luca Abbadati  (Brescia, 1981) e Charlie Davoli  (Singapore, 1976), le cui opere saranno allestite nei mesi di giugno e luglio 2019.

Gli uffici e le sale di lavoro del campus del Talent Garden Poste Italiane
si trasformano in uno spazio d’incontro tra arte, creatività e tecnologie, rimarcando l’obbiettivo del coworking come luogo di contaminazione prolifica.

L’allestimento, composto da 31 opere intende creare un ambiente di lavoro ricco di stimoli immaginativi e fonte d’ispirazione, rivitalizzando la creatività di tutti coloro che vi lavorano.  Il titolo dell’allestimento è Errare, una parola densa di significati differenti e capace di riassumere le rispettive declinazioni di ricerca dei fotografi. “Errare” indica infatti chi vaga senza una meta, o semplicemente, l’atto di sbagliare.

Luca AbbadatiWalter Chiari, Await series, 2017

La scelta delle opere non è affidata al caso: le pareti delle sale trasmettono suggestioni cariche di significati simbolici, talvolta surreali, tra elementi geometrici catturati dalla forma e dal colore e battaglie ideali tra finzione e realtà.

Luca Abbadati, Giugiaro, Await series, 2018

Luca Abbadati è l’artista dei paesaggi deserti, autore di scatti immobili eppure potentissimi, privi di riferimenti precisi e assoluti. L’elemento preponderante è quello architettonico, volutamente impersonale e scevro di soggetti umani.

Luca Abbadati, Giorgio_l

Le opere di Charlie Davoli rappresentano invece il rapporto dialettico tra l’io psicologico e l’io tecnologico. La realtà viene manipolata fino all’inverosimile per raccontare una storia che affonda le radici nell‘inconscio profondo e misterioso del mondo.

Charlie Davoli, Was there ever before, 2018

In copertina: Fotografia di Charlie Davoli, Maude Hope, 2016

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