Di Matthias Favarato
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Il drammaturgo Miguel Mihura diceva che
«Madrid, in realtà, non è niente di speciale. Non ha un grande fiume. Né importanti grattacieli. Né canali o laghi. Né gloriose rovine. Né il mare. A Madrid mancano molte cose. Però ha la gente per le strade. Ha angoli inattesi. Ha la varietà. Il contrasto. L’animazione costante. E i suoi costumi. Vale la pena levarsi presto – per una sola volta – per vivere un giorno la vita di Madrid.»
È per questo che, probabilmente, Madrid non colpisce subito alla prima visita. Per capirla è necessario viverla appieno, lasciandosi trasportare dalla frenesia dei madrileni e perdendosi tra le callejuelas dei suoi numerosi barios (i quartieri della città).
È difficile raccontare una città così dinamica, mutevole, ricca. Proverò quindi a darvi alcune suggestioni, momento per momento, per potervi godere al meglio la capitale spagnola.
Colazione: 08:00 – 10:00
L’idea che in Spagna la giornata inizi tardi è un falso mito. Madrid è una capitale europea come tutte le altre e l’orario di punta, già alle 8, è un pullulare di passeggeri tra gli intricati cunicoli della vastissima metropolitana (el metro, qui è maschile, è composta da ben 14 linee). Si può iniziare la giornata con una tazza di café con leche (il tipico caffellatte spagnolo) nei bar della Plaza Mayor, il grande salotto della capitale, o vicino alla Puerta del Sol, l’ombelico di Madrid. Oppure si può scegliere di mangiare i classici churros o le più grandi porras (i dolci di pastella fritta) accompagnata da una cioccolata calda in una delle tante cioccolaterie (come Valor) o nella storica Chocolatería San Ginés, una vera istituzione aperta dal 1894.
Mattino: 10:00 – 14:00
La giornata per i turisti a Madrid inizia ben più tardi: prima delle 10:00 è difficile trovare qualcosa aperto. Tuttavia, se ci si trova già svegli la domenica mattina, un giro al Rastro è decisamente da non perdere. Scendendo la Ribera de Los Curtidores è possibile immergersi nel mercato delle pulci, potendo trovare oggetti di seconda mano e pezzi di antiquariato, tutto in pieno stile madrileno.
Si può iniziare la visita del Palacio Real, la sede di rappresentanza della monarchia spagnola progettata da Filippo Juvarra sul sito dell’antico alcázar di origine mussulmana. Capolavoro dell’architettura neoclassica, al suo interno si viene accolti da sontuosi saloni e prestigiose raccolte non solo d’arte, ma anche d’armi, custodite nell’armeria. I vicini Jardines de Sabatini offrono una incantevole vista sul palazzo.
Per una mattinata diversa, all’insegna del verde, si può noleggiare una bicicletta e pedalare lungo il Madrid Río, il più recente parco della città che costeggia il fiume Manzanares, dotato di piste ciclabili, marciapiedi e parchi giochi. Si passa dal rinascimentale Puente de Segovia fino all’avveniristico Puente de Arganzuela, giungendo fino al centro del Matadero, la cittadella della cultura contemporanea di Madrid.
Pranzo: 14:00 – 15:00
La pausa pranzo a Madrid è veloce e conviviale. Si può scegliere di passeggiare lungo la centralissima Gran Vía e scegliere una soluzione più commerciale, oppure optare per uno dei tanti mercati coperti per poter assaggiare i piatti più tipici. Tra i migliori sicuramente l’antico Mercado de San Miguélad un passo dalla Plaza Mayor (apprezzato per la sua struttura ancora in ferro), il Mercado de San Antón o il più popolare Mercado de la Cebada.
Pomeriggio: 15:00 – 21:00
Il pomeriggio è lungo a Madrid ed è possibile riempirlo con un’infinità di cose da fare. È possibile sfruttare, ad esempio, delle aperture gratuite programmate dei grandi musei collocati lungo il Paseo del Arte, il lungo asse che parte da Plaza de Cibeles e scende attraverso il Paseo del Prado, fino ad arrivare alla stazione ferroviaria di Atocha. Il Museo Thyssen-Bornemisza (gratuito il lunedì pomeriggio fino alle 16:00) raccoglie la vastissima collezione iniziata dal barone Heinrich Thyssen-Bornemisza che abbraccia dal medioevo fino al pieno Novecento e che appartiene oggi allo Stato spagnolo. Il Museo del Prado (gratuito tutti i pomeriggi nelle ultime due ore di apertura) è senza dubbio il più importante museo spagnolo, casa dei quadri più famosi, dal Giardino delle Delizie di Bosh fino alla vasta raccolta di Goya, passando per Las Meninas di Vélázquez. Scendendo verso Atocha si passa per il futuristico CaixaForum, progettato dagli architetti Herzog & De Meuron, caratterizzato dall’apparente levitazione dell’edificio e dal rigoglioso giardino verticale. Il Museo Reina Sofía (gratuito tutti i pomeriggi nelle ultime due ore di apertura e l’intera domenica pomeriggio) è la mecca dell’arte contemporanea e tempio di una delle opere più conosciute al mondo: il Guernica di Picasso.
Per passare un po’ di tempo all’aria aperta è possibile trascorrere il pomeriggio nel meraviglioso parco del Retiro. Nel giardino storico della capitale è possibile fare sport (o qualche semplice colpo di remo nel grande stagno), rilassarsi passeggiando tra i viali alberati, o esplorare i luoghi più caratteristici, come il Palazzo di Cristallo (sede del Museo Reina Sofía) e la statua dell’Ángel caído (una tra le poche statue che rappresenti il diavolo e collocata, coincidenze, a 666 m s.l.m.). Un’ottima alternativa è il poco conosciuto giardino romantico del Capricho (apre solo nei week-end), situato poco fuori dal centro, capace di sorprendere per le sue architetture inaspettate volute dalla Duchessa di Osuna nel Settecento e l’ancor più inaspettato bunker della Guerra Civile.
Cena: 21:00 – 22:00
Prima che il sole cali, merita fare una corsa fino al Templo de Debod, il tempio egizio donato al governo spagnolo per l’aiuto prestato ad Assuan. Da qui, un grande balcone naturale assicura uno dei tramonti più spettacolari e romantici al mondo.
Nel frattempo, Madrid si è vestita per la sera. È possibile cenare in uno dei mercati (vedi sopra) ancora aperti, o con la vista sulla Gran Vía dalla Gourmet Experience del Corte Inglés. Altra soluzione è mangiare tapas di tutti i tipi, accompagnate da boccali di birra o di tinto de verano. I locali più autentici si concentrano nel quartieri di Chueca, La Latina e Las Letras.
Sera: 22:00 – 01:00
Sull’onda della Movida madrileña degli anni Ottanta, in pieno stile Pedro Almodóvar, la sera è dedicata alle uscite, alla musica, al bere e allo stare insieme. Si inizia la marcha (far baldoria) passeggiando per le zone più trafficate: Gran Vía, Callao, Puerta del Sol. Ci si può dirigere poi verso una delle numerose azoteas (terrazze) di Madrid (vedi sotto).
Notte: 01:00 – 06:00
Capita passeggiando per le notti senza fine di Madrid di trovare più gente per strada in ora tarda che in un torrido pomeriggio. La notte qui offre possibilità per tutti, dai semplici bar con musica alle discoteche più ricercate. Tutti i tipi di musica e di ambiente si possono trovare con facilità. A Lavapiés si trovano piccoli local che propongono musica hip-hop e raggae, quasi alternativa; A Malasaña il pop e il rock si fondono per far tendenza; a Chueca il mondo LGBTQ prende il timone della notte per far divertire il mondo intero. Le grandi discoteche, come il Teatro Kapital (una delle più grandi d’Europa), il Joy Eslava, la Boite assicurano divertimento fino alle prime luci del sole. Intanto, in attesa che la metro apra di nuovo, si può far colazione con un classico pan con tomate (pane con pomodoro) o, perché no, alla sempre aperta (e già citata) Chocolatería San Ginés. E il ciclo ricomincia.
Extra: da Madrid al cielo (dalle terrazze)
Un detto recita «da Madrid al Cielo», sia perché oltre Madrid c’è poco di meglio, sia perché le sue terrazze offrono una splendida vista. Qui una breve selezione di azoteas (terrazze) dalle quali poter ammirare la città sorseggiando una birra, un tinto o un cocktail.
- Azotea del Círculo
- Terraza Cibeles
- Terraza Sabatini
- The Hat
- Gymage
- 360º Rooftop Bar (Hotel Riu Plaza España)
Foto dell’autore.