Closeup Travel: NORVEGIA MERIDIONALE

Di Anna Mascanzoni

Tempo di lettura: 3:10 min.

Chi non ama il folklore nordico? Chi non ama i boschi e tutte le creature magiche che li abitano? Io mi ci sono affezionata da bambina, facendo così nascere e crescere una tenerezza nei confronti di questi luoghi che mi ha portata a esplorarli lentamente, fino all’ultima tappa: la Norvegia.

Oslo è la grande città, moderna, con negozi alla moda e centri commerciali, ma anche piena di chicche, come il quartiere Gunerlokka, con localini e negozietti particolari, meta di ogni hipster che si rispetti. Al porto si trova l’Operahouse, moderna struttura con grandi vetrate sul cui tetto è possibile salire a piedi e godere di una magica vista. Dal qui è facile raggiungere le varie isole del fiordo di Oslo in battello. Su quella di Gressholmen dei sentieri, attraverso boschi e coste rocciose, permettono di raggiungerne i meandri; è una terra altra, separata dal qui e ora, in cui l’uomo è entrato con discrezione, ha osservato ed è silenziosamente uscito.

Una grande fortuna è stata quella di poter osservare anche le zone della campagna circostante, grazie a chi ci ha ospitate come couchsurfers. Couchsurfing è piattaforma online alla quale ci si può iscrivere gratuitamente e che permette a viaggiatori squattrinati (o anche che vogliono vivere al meglio la quotidianità di un paese) di essere ospitati gratuitamente da un locale. Io, dopo la mia quarta volta da couchsurfer, consiglio vivamente l’esperienza, in quanto imperdibile occasione per conoscere nuove persone e usi locali. Inoltre, può capitare, come in questo caso, di essere ospitati insieme ad altri viaggiatori e quindi confrontarsi su posti da vedere, decidere di farlo insieme e iniziare una vacanza inaspettata, visitando posti che non si erano neanche presi in considerazione. Unica condizione di Couchsurfing: sapersi adattare a tutto.

Il viaggio in treno verso Flam, piccolo villaggio sul fiordo di Aurland, fa incontrare paesaggi stupendi: profondi fiordi, zone ricoperte di neve e ghiaccio; mentre attraverso il Naeroyfjord si apre un teatro di profonde distese d’acqua avvolte tra alte montagne, lungo i cui fianchi scorrono cascate sospese tra cielo e acqua.

Arriviamo, infine, a Bergen, cittadina di casette di legno con i tetti spioventi e stradine pedonali. Il punto più caratteristico è il porto, con il mercato del pesce e le strutture coloratissime che vi si affacciano. Ma forse il modo migliore per godersi la città è raggiungere la cima del monte Floyen da cui si vede tutto il fiordo che ospita la città.

Insomma, la Norvegia è affascinante in tutte le sue sfaccettature; è un mondo in cui esiste un profondo rispetto per la natura, in cui chi ha un’auto ce l’ha elettrica, in cui alcool e sigarette costano in modo spropositato per scoraggiarne l’uso, un mondo che lascia un po’ l’amaro in bocca proprio perché evidentemente è possibile la sua esistenza.

Foto dell’autrice.

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