Closeup Travel: PALERMO

di Alba Panzarella

tempo di lettura: 3 min.

Palermo ha avuto i riflettori puntati addosso nel 2018, in quanto Capitale italiana della Cultura 2018 e sede della biennale di arte contemporanea Manifesta 12. Finito il clamore, rimane quello che è sempre stata: una città dalla storia millenaria, da scoprire e riscoprire perdendosi nei vicoli del centro, pronti ad essere sorpresi ad ogni angolo.

Il mare e i parchi

Foro Italico, credits

Secondo le parole di Simonetta Agnello Hornby “non si può non amare Palermo se si arriva dal mare… si vede Monte Pellegrino, questa specie di bisonte con il corpo nell’acqua, questo corpo sgraziato che protegge la città”.

È proprio dal mare che bisognerebbe partire per visitare Palermo: nonostante sia una città costiera, vagando per il centro storico non si riesce a vedere l’acqua da nessuna parte. Il Foro Italico è un gigantesco parco sul mare, nato sulle macerie della Seconda guerra mondiale: è il posto ideale per passeggiare, rilassarsi, mangiare un gelato guardando il panorama. Dal lato opposto del parco il tessuto urbano fittissimo ospita palazzi nobiliari, molti dei quali in ristrutturazione, tra cui Palazzo Forcella de Seta e Palazzo Butera – prossima sede della collezione privata dei Valsecchi. La Passeggiata delle Cattive, riaperta da pochi anni, permette una visuale unica sulla costa.

 Addentrandosi nel centro storico, Piazza Marina è assolutamente uno dei posti più suggestivi che si incontrano. Non solo per l’eclettismo delle architetture che la racchiudono, ma anche per la vegetazione: famoso è il Ficus che si trova del Giardino Garibaldi, uno dei più antichi d’Italia. Le vie iniziano a farsi più fitte e strette: ci si trova nel cuore della Kalsa, l’antico insediamento arabo della città, in cui è possibile scoprire edifici mozzafiato nascosti tra le case ancora distrutte dai bombardamenti.  Primo tra tutti la Chiesa di S. Maria dello Spasimo estremamente suggestiva ed emozionante, a due passi da Piazza Magione, uno dei luoghi di ritrovo per la vita notturna palermitana. Vagando per le strade intricate è possibile trovare Piazza Rivoluzione, in cui si trova la fontana del Genio di Palermo e girare per i negozietti di artigianato. Imperdibile è l’Orto Botanico, un vero e proprio museo all’aperto in cui è possibile rubare un po’ di ombra – specialmente nelle cocenti giornate estive.

S. Maria dello Spasimo, credits

Il centro

Non si può pensare di visitare Palermo senza aver visto Palazzo dei Normanni e la Cattedrale. L’emozione che si prova entrando nella Cappella Palatina è unica. Un gioiello di quasi mille anni, perfettamente conservato. La facciata della Cattedrale di Palermo deve essere osservata a lungo per poterne apprezzare veramente ogni minimo dettaglio. Continuando per Corso Vittorio Emanuele – il Cassero, la strada che attraversa tutta la città e unisce il mare a Monreale – si arriva ai Quattro Canti, impressionante piazza ottagonale di epoca spagnola. Girando verso via Maqueda si incontrano una serie di monumenti degni di nota – S. Giuseppe dei Teatini, Piazza Pretoria, S. Cataldo, la Martorana – dopo averli visitati, bisogna assolutamente infilarsi nei vicoli per cercare il mercato di Ballarò, che somiglia in tutto e per tutto ad un suq arabo.   

I Quattro Canti, credits

Seguendo la discesa dei Giudici si raggiunge la chiesa di S. Anna e l’annessa Galleria d’Arte Moderna che merita decisamente una visita. In piazza S. Anna, di sera, è possibile bere qualcosa in compagnia – e magari continuare la serata spostandosi verso la vicina Vucciria. Se invece si preferiscono locali più sofisticati, merita una vista della terrazza Rinascente in piazza S. Domenico.

Verso Ovest

Teatro Massimo, credits

Per raggiungere la città moderna, bisogna imboccare via Ruggiero Settimo – che porta ad uno dei più grandi e bei teatri d’Europa, il teatro Massimo. Di fronte, imboccando via degli Orologi, si raggiunge il Museo archeologico Antonio Salinas, da poco riallestito.

Continuando lungo via Ruggiero Settimo si incontra il Teatro Politeama, e in seguito via Libertà. Il Giardino Inglese, Villa Trabia, le villette liberty – una tra tutte villino Florio – meritano una visita, ma una degli edifici più particolari della città si trova dirigendosi verso Mondello, proprio accanto alla Favorita. Si tratta della Palazzina Cinese, esempio di eclettismo ottocentesco con un’incantevole decorazione interna.

Palazzina Cinese, credits

Una volta qui non si può non approfittarne per fare una passeggiata nel borgo marinaro di Mondello, pranzare in piazza e fare un giro nelle bancarelle. Per fare un bagno invece, è consigliabile – almeno nei mesi estivi – di scegliere la riserva di Capo Gallo o l’Addaura.

Lascia un commento