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Se facessimo una foto al giorno alla nostra tavola apparecchiata, con il nostro pranzo/cena pronto per essere divorato, quante volte pensate che troveremmo nelle foto della pasta? Ve lo dico io: più del 50% delle volte.
Nella Giornata Mondiale della Pasta, 25 ottobre, celebriamo questa amatissima “signora” italiana: che sia ben cotta, al dente o al limite dell’addentabile, in tutto il mondo la pasta è tra i cibi più amati (insieme alle varie e discutibili versioni della pizza).

L’artista David Meldrum, grande mangiatore di pasta ed altri succulenti cibi italiani e non, ha documentato a modo suo tutto ciò che ha mangiato e bevuto nell’arco di un anno, senza mai saltare un pasto.
Le sue 365 coloratissime illustrazioni, realizzate con le tecniche dell’acrilico, del collage, dell’acquerello e dell’inchiostro, sono parte di “The food illustrator project”, progetto cominciato il 15 giugno 2010 e terminato il 14 giugno 2011. Tutte le illustrazioni sono rimaste in mostra fino al 26 giugno 2011, presso The Arch 402 Gallery di Londra, per gli appassionati d’arte o per i comuni “consumatori”.
Vi chiederete, qual è il senso? L’artista voleva registrare le tendenze alimentari della nostra epoca, il consumo quotidiano di mode, brands, design, packaging, pubblicità e modelli tipografici. Tutto ciò che passa continuamente sotto i nostri occhi e che viene spesso ignorato. Perciò David Meldrum ci invita a riflettere sulla nostra società, a guardarci intorno… e nel piatto.

Circa 1.360 tazze consumate di caffè, 305 pinte di lager, insalate, cibo da fast food ed immancabili Kg di pasta: questa è la quotidianità che ci accomuna.
Credits: The Food Illustrator, Oddity Central.
In copertina: D. Meldrum, The Food Illustration Project.