di Chiara Sandonato
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Fallen Fruit era nel lontano 2004 un trio, che poi è diventato un duo, composto dagli artisti americani David Burns e Austin Young. Il loro punto di partenza è un elemento estremamente comune ma al contempo denso di significati metaforici e implicazioni nel mondo che ci circonda: il frutto. Un dono universale per l’umanità.

La prima iniziativa di Fallen Fruit è stata infatti una mappatura di tutti gli alberi da frutto nati sul suolo pubblico di Los Angeles. Da lì una serie ininterrotta di installazioni artistiche, carte da parati, parchi pubblici e video che esplorano la frutta come simbolo naturale ma anche culturale, fino ad arrivare a Manifesta 12, la Biennale itinerante che nel 2018 è stata ospitata dalla città di Palermo. Qui, nello storico Palazzo Butera, nasce Theatre of Sun: un’installazione immersiva e coloratissima corredata dalla Public Fruit Map di Palermo, che indica la posizione di centinaia di alberi da frutto, spesso trascurati, in spazi pubblici e privati della città. La carta da parati colorata di rosa, verde, viola, azzurro e costellata da fiori e frutti è stata una pillola di entusiasmo contagioso in un Palazzo vecchio e fatiscente che per l’occasione è rinato e ha riaperto le porte. Un richiamo irrinunciabile per gli amanti del bello e, soprattutto, per gli Instagramers che amano condividere i loro scatti. La foto con lo sfondo di Theatre of Sun è diventata il tormentone dell’estate 2018 e uno dei must di Manifesta 12: vietato entrare senza postare una foto sui social!
Dopo quasi un anno dall’inizio di Manifesta, la banda Fallen Fruit punta ancora su Palermo, con una nuova installazione all’Orto Botanico: Spectro Completo. Protagonisti dell’opera e fonte d’ispirazione: piante, fiori e modelli raccolti nell’Herbarium, oltre alla interessante quanto inquietante collezione di uccelli imbalsamati presente all’Orto Botanico. Cosa aspettarci da queste curiose premesse? Lo scopriremo all’inizio dell’estate.
Di certo, qualcuno, è in attesa di un nuovo set fotografico dove ambientare i suoi selfie “acchiappalike”!
Credits: foto di Chiara Sandonato
Credits: foto di Marco Amato