FINZIONI. Gibellina PhotoRoad 2019

Di Laura Marasà

Tempo di lettura: 2 min

CHI L’HA DETTO CHE CIÒ CHE I NOSTRI OCCHI VEDONO SIA LA REALTÀ?”

Torna a Gibellina per la sua seconda edizione il Gibellina PhotoRoad, il più grande festival d’Italia di fotografia a “cielo aperto” e site specific, organizzato dall’Associazione culturale On Image e co-organizzato dalla Fondazione Orestiadi.

Finzioni è il tema in cui è incentrata questa seconda edizione: una dialettica che da sempre sta alla base di tutte le arti.

Arianna Catania, direttore artistico del Gibellina PhotoRoad ci spiega: “La fotografia contemporanea, ormai molto lontana dall’essere considerata mera rappresentazione del reale, in questo è assoluta protagonista perché scompone la realtà: rielabora il passato immaginando il futuro, e crea tracce di un’anti-realtà, o meglio di mille realtà altre possibili, tutte vere e false allo stesso tempo.”

Le opere degli artisti avranno modo di dialogare con le piazze e gli spazi disegnati da grandi architetti e artisti: Baglio Di Stefano, Municipio, Sistema delle piazze, Palazzo di Lorenzo, Piazza Beuys, Teatro, Chiesa Madre, Meeting, Giardino Segreto 2.

Oltre trenta artisti provenienti da paesi europei ed extraeuropei, avranno la possibilità di metter in mostra le loro fotografie: gli svizzeri Taiyo Onorato & Nico Krebs, Christian Lutz, Nicolas Polli, Olivier Lovey, Manon Wertenbroek, i francesi Morgane Denzler, Sophie Zenon, Michel Le Belhomme; gli italiani Mustafa Sabbath, Incompiuto Siciliano, Gianni Cipriano, Federico Clavarino, Novella Oliana, Giammarco Sanna, Andrea Alessandrini, Giorgio Varvar o; dal Messico Monica Alcazar-Duarte, e Brian Mc Carty dagli USA e tanti altri.

Attesissimo anche il ritorno di Joan Fontcuberta (Barcellona, 1955), l’artista che ci aveva affascinato con la serie di fotografie in grande formato dal titolo Sputnik in mostra al Padiglione 20 dei Cantieri Culturali della Zisa; e che quest’anno presenterà un gigantesco murales come opera collettiva permanente dal titolo “Gibellina Selfie- lo sguardo di tre generazioni” composto da 6075 mattonelle di immagini, selfie, foto di vacanze, feste e viaggi inviate dai cittadini gibellinesi all’artista che le ha poi ricomposte per formarne un’immagine unica.




® MOIRA RICCI, Andata e ritorno

L’artista toscana Moira Ricci (Orbetello, 1977), invece presenterà uno spettacolare collage colorato a mano, che mette insieme più di 1.000 scatti appartenuti alle famiglie dei cittadini di Gibellina: per raccontare e non dimenticare la vita della loro amata città, prima che il terremoto del 68’ la cambiasse per sempre. L’opera è parte del progetto “Start-Art, memoria in movimento”, realizzato grazie al “Premio Creative Living Lab” della Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane – DGAAP del MIBAC.

Il 26, 27 e 28 luglio sono previsti incontri, talk e proiezioni in occasione dell’apertura del festival che si chiuderà il 31 agosto.



@ Nicolas Polli, Ferox the forgotten archives

Durante la serata d’inaugurazione verrà proiettato il Video Mapping “Ferox, what does IEMS hide to humanity?” dell’artista svizzero Nicolas Polli, sull’abside della Chiesa Madre (la grande sfera Bianca di Gibellina): un video di YouTube mixato dall’artista con vedute aeree del pianeta Ferox, mettendo insieme visioni tra teoria del complotto e immagini mai viste. Un’occasione da non perdere, dato che il video è stato misteriosamente rimosso da Internet una settimana dopo il caricamento.

26 luglio – 31 agosto 2019

Opening 26/27/28 luglio

Sedi varie, Gibellina

Sito Ufficiale: gibellinaphotoroad.it

Cartella stampa elettronica

Press kit scaricabile sul sito https://www.gibellinaphotoroad.it/

© 2019 Gibellina PhotoRoad

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