Foto di Fosca

FOTOGRAFIA DI MODA E RITRATTI. INTERVISTA A FOSCA CANNELLA

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Fosca è una fotografa di 28 anni, lavora nell’ambito della fotografia di moda, predilige il bianco e nero e ama il ritratto. Da piccola collezionava riviste di moda e trascorreva tanto tempo guardando i servizi editoriali fotografici. Oggi è una fotografa riconosciuta a Palermo, città dove è nata e nella quale ha scelto di lavorare, nonostante si sia sentita dire tante volte: “Vai a Milano a fare fotografia di moda, a Palermo non ci sono opportunità”.

Ciao Fosca, raccontami qualcosa di te. Qual è la tua formazione e come nasce la tua passione per la fotografia?

Ho frequentato la triennale di Disegno Industriale a Palermo, un corso che mi ha permesso di approcciarmi al video, alla fotografia e in generale al mondo della comunicazione. In particolare dopo aver seguito un laboratorio di produzione multimediale mi sono appassionata al video e in seguito anche alla fotografia. Inizialmente usavo la macchina fotografica di mio fratello, poi un giorno mi hanno regalato la mia prima reflex e da qual momento ho iniziato a scattare.

Come nasce l’interesse per la fotografia di moda?

La moda è sempre stata la mia passione, il mio primo shooting (nonché primo lavoro) l’ho infatti realizzato per una ragazza che aveva un laboratorio di moda e di abiti da cerimonia. Ho provato anche il mondo degli eventi, ma non mi è piaciuto, se non altro l’approccio è totalmente diverso. Ho collezionato per anni riviste di Vogue. A quindici anni leggevo il primo libro di Karl Lagerfeld e ciò che amavo di più era sfogliare riviste di moda e osservare i servizi editoriali fotografici. Non avrei mai pensato che un giorno ci sarei stata io dietro la macchina fotografica a scattare quelle fotografie.

Hai un modo particolare di scegliere i tuoi soggetti? Mi sono accorta che spesso sono soggetti femminili, c’è una spiegazione?  

Non ho un modo preciso di sceglierli, dipende tanto da cosa devo realizzare e soprattutto con quale brand sto lavorando. Il fatto che siano quasi tutte donne è perché so che con la donna posso giocare di più, cambiare i capelli, il trucco, spogliarla o vestirla a mio piacimento, credo che con l’uomo sia diverso, forse direi anche più noioso.

Come scegli le location per i tuoi shooting?

Dipende sempre dalle strategie di comunicazione che devo mettere in atto. Mi piace tanto lavorare nel mio studio, nella mia sala di posa. Ti confesso una cosa: io non esco mai con la macchina fotografica, non ne sento il bisogno, non riesco a portarla in giro con me. Non scatto fotografie neanche con il telefono. Se dovessi fotografare solo per me stessa, sceglierei sempre lo studio come ambiente, ma per motivi lavorativi mi capita spesso di cercare location e adattarmi alle esigenze del cliente.

Le tue non sono semplici fotografie di moda, ma dei veri ritratti. I tuoi soggetti, aldilà degli abiti o degli accessori che indossano, sembrano trasmettere anche la loro personalità: una sorta di messa a fuoco interiore.

Scelgo sempre i miei soggetti per la loro espressività, non serve per forza che siano belli. Anzi, mi è capitato di fotografare bellissime ragazze ma che non erano in grado di trasmettermi nulla. Alcuni modelli risultano più attoriali, e con loro mi capita di poter osare di più, chiedere un’espressione o semplicemente un sorriso, con altri invece mi limito a scattare. C’è sicuramente una ragazza che fotografo spesso della quale amo il sorriso, e tante volte le chiedo di sorridere nelle foto, cosa che con altri non mi capita quasi mai, sarà anche per questo che spesso dicono che sembrano tristi i miei modelli. Il ritratto mi piace davvero tanto.

Di recente mi sono creata un nuovo angolo dove scattare le fotografie, questo mi permette di avere uno spazio tutto mio. Qui potrei dedicarmi ai ritratti personali affinché questi raccontino un momento magari.. Vorrei che questa sia una nuova sfida per me. Anche perché ti confesso che la mia paura è che un mio ritratto possa essere accostabile ad un altro, magari con la stessa luce e lo stesso scatto, qualcuno osservandoli possa dire “ma questo è come quello di Fosca”. So anche però che mentre scatto si crea una sintonia e complicità che solo io e la modella possiamo avere. Mentre scatto si crea un’intimità particolare. Ti dirò anche un’altra cosa: molte delle persone che ho iniziato a fotografare sono adesso le mie più care amiche.

Spesso quando si parla di moda si pensa a Milano come città dove poter lavorare, invece tu hai scelto di vivere a Palermo. Che occasioni offre questa città in questo preciso ambito lavorativo?

Io ho scelto di vivere a Palermo, qui c’è tantissimo inaspettatamente, sia per la comunicazione, che per la moda e la pubblicità. Tantissime volte mi sono sentita dire “vai al nord, vai a Milano, lì puoi fare tanta esperienza in questo settore”. Ma io qui penso di poter dare tanto e soprattutto so che c’è davvero bisogno, credo proprio che le opportunità non manchino.

Le tue fotografie seguono le tonalità del bianco e nero come mai?

Le fotografie in bianco e nero mi sono sempre piaciute. Per me la fotografia è in bianco e nero. I colori ci stanno ma mi sembrano sempre un’aggiunta. Cerco sempre e solo tonalità non troppo saturate e forti, potrebbe sembrare controproducente per la fotografia di moda ma dipende dai casi. Spesso scatto direttamente in bianco e nero, perché non riesco a guardare le fotografie a colori neanche in anteprima. Al massimo accetto le luci tenui del tramonto o dell’alba, sui toni caldi dell’oro e dell’arancio. Ma l’immagine per me rimane sempre in bianco e nero, si addice a qualsiasi fascia oraria, rende sempre. 

Link utili: Fosca Cannella

In copertina: Modella: Claudia Vitale, Fotografia di Fosca Cannella.

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