FUORI!

Di Federica Bonuomo

Tempo di lettura: 3 minuti

“Fuori”, parola che, in un anno in cui non abbiamo potuto mettere neanche il naso fuori di casa, ha assunto una valenza ancora più forte. Questo titolo così significativo è stato scelto dai curatori Sara Culich e Stefano Collicelli Cagol come nome della diciassettesima Quadriennale d’arte di Roma.

FUORI è un invito a uscire dagli schemi che spesso vengono imposti dalle istituzioni all’arte contemporanea, e camminando dentro Palazzo delle Esposizioni, nel cuore di una Roma semi deserta, si respira proprio questa voglia di evadere.
Nel totale rispetto delle norme anti-covid, questa manifestazione è una grande dimostrazione di civiltà e rispetto. Tutti i visitatori sono distanziati, dotati di mascherina e divisi in fasce orarie contraddistinte all’entrata da un adesivo colorato.

Tra le prime opere che si incontrano in questo viaggio nell’arte contemporanea troviamo uno dei lavori più concettuali di Giuseppe Chiari, che ha scritto a mano alcuni luoghi comuni che spesso vengono associati alle opere d’arte, come «se questa è arte tu sei pazzo» o l’imponente manifesto «art is easy», frasi opportunamente estremizzate per provocare una reazione e successivamente un dialogo da parte del pubblico.

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Stivali di Cinzia Ruggeri, foto di Federica Bonuomo.

Un altro tema interessante trattato nella Quadriennale è il sempre più discusso connubio tra opera d’arte e moda, che in nessun altro luogo come in Italia mostra i segni di una comunione ben riuscita. Sui social sono impazzate le opere dell’eclettica artista Cinzia Ruggeri, tra cui, in particolare, uno dei simboli di questa mostra, vale a dire gli alti stivali verdi a forma di penisola italiana, che ribadisce, nonostante la scomparsa dell’artista, la sua portata avanguardista .

Non potevano mancare le tematiche protagoniste del 2020, in primis il Covid. L’artista romana Giulia Crispini, classe 86, ha inserito la sua opera d’arte proprio nel contesto lockdown, diffondendola in maniera originale, dando un messaggio di coraggio per gli artisti e non.

Nell’ala del Palazzo a lei dedicata padroneggia su una parete la lettera manifesto del suo pensiero, che tramite un linguaggio erotico-sovversivo vuole sradicare le leggi non scritte del patriarcato nostrano. Datata ottobre 2020, l’artista ha stampato la lettera su tremila cartoni di pizza, uno dei pochi modi di comunicare che ci sono rimasti quest’anno per arrivare direttamente nelle case delle persone in maniera più intima, al fine di stimolare una riflessone personale sulle sue parole.

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Cartoni della pizza di Giulia Crispini, foto di Federica Bonuomo.

In questa Quadriennale è stato dato molto spazio alle donne, senza tuttavia cadere nella retorica che accompagna, nella società di massa, l’universo femminile. L’artista Raffaella Naldi Rossano ha composto un manifesto di riscatto nell’opera «we are the granddaughters of the witches you were never able to born» (trad. «siamo le nipoti delle streghe che non siete riuscite a bruciare»). In questa frase c’è il coraggio di donne che per anni hanno subito ingiustizie e restrizioni.

Le streghe, infatti, erano curatrici, studiose, scienziate, donne libere e indipendenti, e oggi, nonostante tutto, siamo ancora qua, più forti che mai e inarrestabili. L’artista ha creato un labirinto di lettere in cui il visitatore è invitato a perdersi accompagnato da A liquid Confession, un’acquasantiera che sprigiona nell’aria un intenso odore di agrumi.

Molte altre sono le opere da scoprire in questo allestimento immerso in un’atmosfera a volte nostalgica, a volte ironica, e creato da una perfetta armonia di luci e ombre.

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Opera di Raffaella Naldi Rossano, foto di Federica Bonuomo.

L’opera più bella, però, l’ho trovata subito fuori dal Palazzo delle Esposizioni, ed è un’installazione spontanea composta da adesivi colorati attaccati ad una fontanella in via Nazionale.

Per qualcuno tutto ciò potrebbe corrispondere a un atto vandalico; io invece l’ho vista come un’autonoma manifestazione di apprezzamento e di voglia di fare e vivere l’arte, vivere le nostre città. Dopotutto, sono questi i limiti che FUORI voleva proprio imporci di sfidare.

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Fontanella in via Nazionale, foto di Federica Bonuomo.

Voi cosa ne pensate?

La mostra, al momento sospesa, resterà aperta fino al 2 maggio ed è gratuita, grazie al benestare di Gucci. Assolutamente consigliata!

In copertina: Art is easy di Giuseppe Chiari, foto di Federica Bonuomo.

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