GATEKEEPING E CULTURA: IL CASO ESTETISTA CINICA

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Il 21 ottobre 2020 Cristina Fogazzi, l’imprenditrice meglio nota al pubblico come Estetista Cinica, pubblica uno scatto su Instagram invitando i suoi 714.000 followers a visitare i Musei Vaticani.
Succede che lo stesso giorno, gli speaker Marco Presta e Antonello Dose de Il ruggito del coniglio – in onda la mattina su Rai Radio2 – decidano di commentare la vicenda e di farlo in modo un po’ infelice:

I Musei Vaticani hanno deciso di ingaggiare una famosa influencer – che io non conoscevo nonostante fosse così famosa – che si fa chiamare l’Estetista Cinica (poi c’è anche la Shampista crudele?! La Pedicure senza pietà!?); l’hanno assunta per fare pubblicità alla Cappella Sistina di Michelangelo… come se ne avesse bisogno.

E ancora

Ma se il Vaticano ingaggia questa, chi ingaggerà Belzebù? Perché se questa – Cristina Fogazzi ndr – sta dalla parte del bene, siamo f*****i ragazzi! Voldemort… Neanche!

Da questi pochi secondi di diretta radio possiamo trarre alcune conclusioni.

una premessa

Poco tempo fa abbiamo affrontato il tema del social media marketing per la promozione e la valorizzazione dei luoghi della cultura parlando del fenomeno Ferragni e della figura dell’Art Sharer: in un mondo in cui l’informazione avviene in buona parte attraverso i canali social, le istituzioni che producono beni e servizi culturali non possono restare in ammollo nel settore stagnante senza nemmeno tentare di incorporare il progresso tecnologico nelle proprie funzioni.

Per questo motivo sta crescendo il numero dei luoghi della cultura che hanno aperto un account social – specialmente su Instagram – e che promuovono, ciascuno a modo suo, il patrimonio conservato.
I Musei Vaticani hanno sperimentato una sorta di Influencer Marketing, invitando negli ultimi mesi alcuni dei personaggi più influenti sui social per aumentare il numero di visitatori e per promuovere alcuni pacchetti di visite. Gli scatti di Chiara Ferragni e Fedez aveva fatto scalpore a giugno, mentre quasi nessuno si è preoccupato di quelli dei giudici di Italia’s Got Talent e della Dj Ema Stokholma. Ma la notizia del tour di Cristina Fogazzi ha fatto (inutilmente) venire un attacco di cuore agli speaker di Radio2.

Cristina Fogazzi – Estetista Cinica e la cultura: non proprio l’ultima arrivata

Nel 2019 l’imprenditrice bresciana ha progettato un tour promozionale, il Circo Cinico, che avrebbe dovuto svolgersi anche in alcuni musei italiani:

L’idea della bellezza che va nei luoghi della bellezza. Vendere una crema che fa bella la pelle, ma allo stesso tempo proporre di andare a visitare un museo.

cristina fogazzi

Il team di Veralab avrebbe pagato il biglietto ai partecipanti in cambio di uno spazio nel museo dove tenere l’evento. Ma l’emergenza sanitaria ha costretto Cristina Fogazzi a modificare i suoi programmi: quest’estate, con il Touring Club Italiano, ha portato il suo ultimo libro in un promo tour attraverso i borghi Bandiera Arancione, piccoli comuni dal patrimonio storico, culturale e ambientale prestigioso che si sono distinti per la qualità dell’accoglienza, strumento anch’esso di valorizzazione del territorio.

Un viaggio che Cristina Fogazzi ha documentato attraverso i social, consapevole della forza di Instagram e dell’influenza positiva che poteva avere sui suoi followers.

Una forza che ha riconosciuto anche il polo museale della Città del Vaticano, il quale ha invitato l’imprenditrice a visitare i secolari corridoi papali e a postare la sua esperienza sui social.

in conclusione

Cosa c’è di male in tutto ciò? Nulla. Ma non per Presta e Dose.
Il loro commento durante la trasmissione del 21 ottobre mette in luce una sfibrante reticenza al progresso, al nuovo modo di fare divulgazione, valorizzazione e promozione, oltre che un classismo irrancidito e un bullismo da quattro soldi.

Estetista e cultura? Non sia mai! Ma chi ha fissato questo gatekeeping? Chi stabilisce a chi e a cosa si può dare il permesso di avvicinarsi alla cultura? Eppure, mi pare che proprio la Convenzione di Faro parli di Diritto al patrimonio culturale inteso come diritto a partecipare alla vita culturale e responsabilità individuale e collettiva nei confronti del patrimonio stesso; mi pare che proprio il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio reciti all’art.6 comma 3:

La Repubblica favorisce e sostiene la partecipazione dei soggetti privati, singoli o associati, alla valorizzazione del patrimonio culturale.

Screditare un’imprenditrice (che sia Estetista Cinica o Chiara Ferragni) e farlo con così tanta violenza, non ha nulla a che vedere con la satira.

In copertina: Credit.

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