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Silenziosi, spesso permalosi ma molto fedeli, i gatti sono parte della nostra quotidianità da secoli. In modo discreto e sempre elegante, si sono fatti strada nella vita familiare di molti di noi (e dei nostri avi) sfidando i loro nemici-amici storici: i cani.
Quanti di voi, soprattutto durante la quarantena, stanno coccolando e godendo delle preziose -quanto rare- attenzioni dei propri amici felini?
Per voi e per tutti gli amanti dei gatti grossi, mingherlini, pelosissimi o senza pelo, tigrati o dal manto blu di Prussia, qualunque sia il vostro tipo di gatto preferito, ecco la mostra che vi unirà tutti…virtualmente!
Il museo virtuale Universal Museum of Art, in collaborazione con la Réunion des Musées Nationaux-Grand Palais, ha realizzato una mostra dal titolo “Cats in Art History. From antiquity to our times.” che racconta la presenza dei nostri amati felini addomesticati, nella storia dell’arte e dell’umanità.
Edouard Manet
1863, Luxembourg Museum, 1890.
© RMN-Grand Palais (The Louvre) / René-Gabriel Ojéda. Credit.
Un “click” dopo l’altro, la mostra racconta e descrive nel dettaglio la rappresentazione dei gatti nell’arte ed i significati simbolici che hanno accompagnato questi animali nel corso delle epoche storiche e dell’evoluzione del costume. Come protagonista di un quadro o presenza discreta in secondo piano, il gatto circola da un’opera all’altra, tra una tela di Géricault, Manet, Renoir e un poster per il cabaret di Rodolphe Salis, passando per le pitture e le sculture dell’Antico Egitto, dove era considerato al pari di una divinità, o nei bassorilievi neoclassici dell’Ottocento – così come nell’antica Roma – in cui il gatto era ritratto come simbolo di libertà, coraggio e indipendenza, al fianco di Diana, divinità Cacciatrice.
Pierre Nicolas Beauvallet
XVIII sec., Compiègne Castle.
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt. Credit.
These elegant creatures don’t let themselves be dominated, and rather seem to choose their companions themselves.
NATHALIE GATHELIER – “Cats in Art History” UMA
Auguste Renoir
1887. Paris, Musée d’Orsay
© René-Gabriel Ojéda. Credit.
As part of a home, cats aroused painters and sculptors’ interests, even if their discrete and quiet presence might make them stand out less compared to their other rivals, dogs and horses.
NATHALIE GATHELIER – “Cats in Art History” UMA
Utagawa Hiroshige
1856, nishike-e print, 37,5 x 25,6 cm. Paris, Guimet Museum – National Museum of Asian Art
© RMN-Grand Palais / Gérard Blot. Credit.
Ora che siamo tutti a casa, spesso in preda alla noia o alla tristezza per non poter fare tutte le cose che facevano parte della nostra routine nei mesi precedenti, liberiamo la mente dai pensieri negativi, abbandoniamoci alla curiosità storica ed immergiamoci virtualmente nelle opere d’arte che non conoscevamo o che avevamo dimenticato, che tornano a meravigliarci.
Riscopriamo le ben più di nove vite, dei nostri amici gatti!
Carl Olof Larsson
1913, Paris, Musée d’Orsay but kept at The Louvre.
© ADAGP / Hervé Lewandowski.
In copertina: Prochainement Tournée du Chat Noir di Rodolphe Salis
Théophile Alexandre Steinlen; 1896 Paris, Bibliothèque Nationale de France (BnF). © The Louvre, Dist. RMN-Grand Palais / Georges Poncet. Credit.