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Ormai il verde è il colore che più dovrebbe rappresentare la società in cui viviamo: verde come speranza dell’andare avanti, ma soprattutto come sostenibilità. In questo ultimo periodo il vivere sostenibile è indice di benessere fisico e psicologico. Per questo sarebbe necessario circondarsi sempre di più di questo colore.
Alexis Tricoire, artista, scenografo e giardiniere francese, ci aiuta attraverso il design botanico ad immergerci nel verde. Il design botanico è la disciplina che unisce la progettazione di oggetti d’uso da prodursi in serie alla botanica, scienza che studia la vita vegetale in tutti i suoi aspetti.
L’artista ha pensato un modo innovativo per dare spazio alla natura nella nostra società. Egli è conosciuto per le sue installazioni botaniche spettacolari e sensoriali con oggetti di uso quotidiano o enormi sculture. In ciascuna delle sue creazioni il designer porta un occhio innovativo e impegnato che comunica il suo desiderio di aumentare la nostra consapevolezza della necessità di rispettare l’ambiente. Per questo motivo egli esplora i limiti nella relazione tra piante e oggetti, tra design e architettura e mondo vegetale.
ALEXIS TRICOIRE…
approda nel mondo del design botanico dopo un incontro per lui fondamentale. Infatti, dopo aver conosciuto Patrick Blanc, botanico francese definito il “padre del muro vegetale” – «plasticien du végétel en melieu urbain» – decide di avvicinarsi a questo mondo.
L’artista francese raccontava: «Blanc mi aveva chiamato per allestire la sua esposizione Folies Végétales, svoltasi nel 2006 a Parigi: la sfida fu l’ideazione di una modalità per mettere insieme le piante che corrispondesse a una realtà concreta, non alla natura. Attraverso sei installazioni, composte da oltre 2.000 piante di 100 specie diverse, e con l’ausilio di una galleria di fotografie, l’esposizione mise in mostra la straordinaria adattabilità delle piante, che sono in grado di creare un mondo inaspettato e sorprendente e di dimostrare che la tutela della biodiversità deve essere una preoccupazione di tutti».
Così, sempre più affascinato da questo settore, nel 2009 Alexis Tricoire decise di fondare il suo studio “Végetal Atmosphère” iniziando così la sua collaborazione con diverse aziende internazionali. Infatti vanta di collaborazioni con vari specialisti di vari settori, tra cui il sound design, con il compositore Gilles Cardoni, che gli dona una libertà di espressione illimitata.
In ambito architettonico il Green design è oramai fondamentale. Per l’artista significa produrre in maniera differente nello spazio urbano, in modo da creare stupore in chi osserva. Egli cerca di dimostrare che la natura è capace di nascondere caratteristiche inedite in grado di suscitare emozioni. Dunque, l’obiettivo dell’artista è quello di trasmettere amore per la natura, in termini di preservazione e conservazione della biodiversità attraverso delle installazioni che comunichino idee e creino simboli. Inoltre, egli ritiene necessario trovare delle nuove soluzioni affinché le persone possano portare la natura con sé.
UNO DEI PROGETTI DI TRICOIRE…
è stato Aeroville, Vegetal Waterfall: otto sfere dal diametro di 240 cm che fanno da cornice a piante sospese a sette metri di altezza, nel centro commerciale di Aubervilliers, a Parigi. L’artista realizza in loco le otto sfere con un intreccio di strisce di canne, dopo un attento studio e un costante confronto durante la costruzione di prototipi in scala 1:1. Data l’ubicazione in luogo pubblico e la destinazione d’uso, le sfere sono state trattate con materiale ignifugante che non ha modificato il colore del bambù.
Invece, in Germania, sempre in un centro commerciale ha ideato Diner’s Tree, un’installazione audio e botanica alta 18 metri che si estende per i quattro piani del centro. Dal “tronco” di questa scultura ad albero si diramano nello spazio 15 “fioriere” in fusione di alluminio, larghe 2 m, ognuna delle quali presenta una disposizione unica di piante. Un inno alla biodiversità, le loro 40 specie di piante tropicali muteranno con il tempo e le stagioni.
Alexis Tricoire attribuisce grande importanza all’utilizzo di materiali a basso impatto ecologico. Preferisce pertanto il legno, l’alluminio, la plastica riciclata o riciclabile e l’acciaio inossidabile. Privilegia i sistemi di irrigazione a goccia per ridurre al minimo il consumo d’acqua e utilizza solo l’illuminazione a LED. Le sue creazioni possono essere smontate in modo da riciclare ogni materiale a fine vita.
In copertina: Alexis Tricoire, Iles végétales, 2012. Credit.