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C’è tempo fino a domani, 3 luglio 2021, per visitare la mostra La rotta errante, ospitata a Spazio Fico (Via E. Tellini, 17, Milano). L’esposizione a cura di Michael Camisa e Sophia Radici, mette in dialogo l’artista Giorgio Bulzi con la promettente Edvige Cecconi Meloni.

GLI ARTISTI
Giorgio Bulzi, nato nella Milano degli anni Sessanta, sin dalla tenera età viene catturato dai segni ideografici orientali e dall’arte pittorica. Questo atteggiamento lo porta verso un mondo costellato da simboli, non solo della cultura classica e medievale occidentale, ma anche orientale, legandosi così a simbologie giapponesi, alle dottrine Indù e spaziando verso la filosofia ermetica.
Edvige Cecconi Meloni, nata negli anni Novanta a Urbino, persegue un percorso Accademico legato al teatro e alla scenografia. Innata è in lei la creazione di mondi abitati da creature marine, forme geometriche, personaggi passati e futuri con cui sente di poter condividere storie.
LA MOSTRA NEGLI SPAZI DI FICO
Il percorso espositivo si sviluppa in tre spazi, vicini tra di loro, ma distinti da quotidianità differenti e che in questo caso sono pronte a comunicare.
Dalla casa studio di Edvige, una vera e propria introduzione al suo modo di essere e vivere in cui ogni oggetto di vita comune è sovrastato da carte di ogni genere sulle quali vengono effettuate narrazioni che prendono corpo attraverso scrittura e immagini si passa al secondo spazio, Spazio Fico.
Qui, il viaggio prende forma e si instaura il dialogo tra i due artisti. Gli ideogrammi e le parole di Giorgio portano dietro il significato profondo della Bhagavadgītā, testo sacro Indù, collocata nel VI parvan del grande poema epico Mahābhārata: nel grande viaggio della vita, un dialogo che dura la vita stessa, per comprendere il significato profondo dei gesti che si fanno, delle parole che si dicono, della persona che si è.
Edvige è come se prendesse il timone e segnasse la via da seguire, quella fatta, quella che sarà, quella capita, quella ancora non compresa. Il bianco spazio avvolge la profondità del viaggio, in cui ogni passo e ogni respiro sono palpabili. Lo studio di danza è il terzo e ultimo ambiente, che diventa qui luogo performativo: ospiterà infatti la performance di Giorgio Bulzi durante l’inaugurazione dal titolo Il morso che spezza.

INFORMAZIONI PER LA VISITA
La mostra sarà visitabile sino a sabato 3 luglio. Per il finissage l’appuntamento è fissato per le 18:30, mentre durante la settimana si può visionare dalle 10:00 alle 18:30.

In copertina: immagine di Sophia Radici