L’AMAZZONIA DI SALGADO A ROMA

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La magia e il mistero dell’inferno verde, come veniva chiamato dai primi colonizzatori portoghesi, giunge nella capitale. Al Maxxi di Roma si sta svolgendo un evento imperdibile, la mostra fotografica Amazônia di Sebastião Salgado.

La foresta amazzonica è sempre stata grande fonte d’ispirazione per il fotografo, nato in Brasile. La mostra è frutto di un lungo lavoro, durato ben sette anni, con ripetute spedizioni nella parte più remota dell’amazzonia. Salgado ha raggiunto zone quasi del tutto ignote di questa terra selvaggia regalandoci un racconto di una bellezza indescrivibile ma anche di denuncia sociale.

Grazie alla fotografia aerea possiamo godere di immagini della natura incontaminata e selvaggia. Cascate, temporali, animali, arcobaleni, abbiamo la fortuna di vedere immagini della parte più nascosta e impenetrabile della foresta.

Salgado
Foto di Giorgia Longo.

Forza descrittiva, enfatizzata dalla scelta del bianco e nero, caratteristica del fotografo che mette in risalto i dettagli e sottolinea la misticità dell’intero progetto.

Il percorso è accompagnato dalle suggestive musiche di Jean-Michelle Jarre, perfetta colonna sonora che ci aiuta ad immergere nell’atmosfera primitiva anche grazie al suono.

«LA NATURA NON FA MALE A NESSUNO, è PERFETTA»

Questa frase è stata pronunciato da un capo indigeno intervistato per il progetto e racchiude la preoccupazione delle popolazioni autoctone nel vedere il loro mondo minacciato su diversi fronti; ogni anno vengono distrutti centinaia di ettari di foresta per fare spazio a piantagioni e allevamenti, le acque vengono inquinate e i pesci per questo diventano velenosi. Per le popolazioni autoctone tutto ciò rappresenta la loro maggiore fonte di sostentamento.

Salgado
Foto di Federica Bonuomo.
Foto di Federica Bonuomo.

Il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, ha dichiarato guerra a queste popolazioni, rivolgendo loro l’invito a integrarsi al resto della popolazione brasiliana e a trovarsi un “lavoro vero”.

Questo è un preambolo necessario per guardare ancora più a fondo i ritratti dei loro volti: donne, bambini, cacciatori, guerrieri, madri, sciamani che vivono da millenni nel silenzio della foresta, che ormai viene minacciata giorno dopo giorno.

Viene difficile credere che queste foto siano state scattate nell’angolo più remoto della terra e che il trucco, i corpicapi e i tatuaggi superino la creatività di costumisti e truccatori famosi.

Gli occhi di queste persone sono magnetici, trasmettono una grande energia, una forza proveniente proprio dalla madre terra per cui lottano da sempre e per sempre. I Macuxi, i Suruwaha, i Xingu, gli Awà- Guaja, i Zo’è: c’è da augurarsi che il mondo, prima o poi, si schieri dalla parte giusta, la loro, perché questo è un problema riguarda tutti. La foresta amazzonica è il polmone del mondo e le conseguenze di queste ripetute minacce si ripercuoterebbero su tutti noi. Non possiamo continuare a voltarci dall’altra parte.

Salgado
Foto di Federica Bonuomo.
Foto di Federica Bonuomo.

La mostra sta avendo un grandissimo successo. Consiglio vivamente di andare a vederla: sarà visitabile fino al 25 aprile.

In copertina: Foto di Giorgia Longo.

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