Michelangelo Pistoletto IN DIALOGO CON IL RINASCIMENTO

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GREGORIO XIII E MICHELANGELO PISTOLETTO DAL RINASCIMENTO ALLA RINASCITA

Palazzo Boncompagni, nel cuore di Bologna, all’epoca dimora di Papa Gregorio XIII, dal 7 maggio al 18 settembre accoglie le opere di Michelangelo Pistoletto, tra i massimi artisti italiani contemporanei.

Michelangelo Pistoletto, Pozzo di cartone e specchioOggetti in meno (1966). Credit Asia Graziano

Riccardo Trentin, giovane e preparata guida del Palazzo, mi ha accompagnato nel percorso, alla scoperta della mostra curata da Silvia Evangelisti, che sigla l’incontro impossibile fra due uomini che seppur in tempi diversi e con ruoli distinti, hanno affrontato temi portanti per l’umanità.

Le opere di Pistoletto creano un inatteso dialogo con gli affreschi di Pellegrino Tibaldi e l’architettura del palazzo storico. Nel cortile che termina con la splendida scala del Vignola e nelle sale del piano terra si articola infatti una riflessione sull’umanità e sulla società, senza tempo, seppur infinitamente contemporanea.

DEMOPRAXIA: L’AZIONE CHE PORTA ALLA DEMOCRAZIA

La mostra pone al centro i temi che da sono da sempre protagonisti dell’arte e della filosofia di Pistoletto: l’ancestrale rapporto dell’uomo con la Natura e con gli altri uomini, la Politica, la Scienza e l’Assoluto.

Michelangelo Pistoletto e IL TERZO PARADISO

Ad inaugurare il percorso espositivo è il Terzo Paradiso (2017) un’istallazione in alluminio e panni smessi. Una forma che è un paradigma filosofico. Il primo paradiso è quello in cui gli esseri umani erano totalmente integrati nella natura. Il secondo è il paradiso artificiale, sviluppato dall’intelligenza umana, fino alle dimensioni globali raggiunte oggi con la scienza e la tecnologia. Questo paradiso è fatto di bisogni artificiali, di prodotti artificiali, di comodità artificiali, di piaceri artificiali e di ogni altro genere di artificio. Il Terzo Paradiso è invece la terza fase dell’umanità, che si realizza nella connessione equilibrata tra l’artificio e la natura.

Il cortile di Palazzo Boncompagni ospita le istallazioni di Michelangelo Pistoletto. In primo piano, il Terzo Paradiso (2017). Credit Asia Graziano

La mostra si snoda tra istallazioni di superfici specchianti e materiali di recupero, che ci esortano all’uguaglianza e alla presa di coscienza di un’umanità indistinta, senza razze, generi e religioni, in cui regni il rispetto per l’uomo in quanto essere umano.

La sala delle udienze papali decorata dagli affreschi di Pellegrino Tibaldi e le superfici specchianti di Michelangelo Pistoletto. Credit Asia Graziano

UN ESPERIMENTO SUL POTERE E SULLA RAPPRESENTAZIONE DEL POPOLO

Michelangelo Pistoletto, La Conferenza (1975). Alcuni dei 21 scatti del pubblico. Credit Asia Graziano

Le riflessioni cui ci spingono le opere di Pistoletto non sono mai banali o prevedibili, ma anzi risultano straordinariamente attuali seppur storicizzate. Prendiamo ad esempio un’altra istallazione in mostra, La Conferenza (1975): 21 fotografie su alluminio. Un pubblico di 20 persone dotato di macchine fotografiche sta di fronte ad un oratore: il pubblico fotografa il conferenziere e lui a sua volta fotografa il pubblico. Il risultato è che abbiamo per 20 volte riprodotta l’immagine del conferenziere, mentre l’intero pubblico è riprodotto in una sola immagine. L’intera istallazione è una fotografia del potere autoritario: tutto il pubblico si concentra sull’oratore, mentre la persona dell’oratore si moltiplica per quante persone compongono il pubblico.

Michelangelo Pistoletto, La Conferenza (1975). Lo scatto del conferenziere che ritrae il pubblico. Credit Asia Graziano

UN FUTURO ALL’INSEGNA DELLA BELLEZZA E DEL RISPETTO PER LA TERRA E L’UOMO

A chiudere il percorso un’opera la cui contemporaneità è resa manifesta dalle mascherine dei protagonisti: una grande superficie specchiante, in cui ci riflettiamo insieme a giovani scesi in piazza per lottare e difendere la Terra, la parità di genere, la libertà di amare chi si vuole e la componente politica della pratica artistica.

L’arte e la filosofia di Pistoletto, così come l’attività lungimirante di Papa Gregorio XIII, che si circondava di artisti e di uomini di scienza, può dare origine ad un nuovo Rinascimento, in cui l’arte è la forma più alta di comunicazione.

Michelangelo Pistoletto, Raggi di persone (1975). Particolare. Credit Asia Graziano

INFORMAZIONI PER LA VISITA

Orari di apertura: 7 maggio – 18 settembre 2021, da martedì a domenica dalle ore 10-13 e 14-19, chiusura: lunedì e festivi, il mese di agosto aperta dalle ore 10-13.

INGRESSO GRATUITO

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA inviando una mail o registrandosi al sito:

info@palazzoboncompagni.it

SITO UFFICIALE: http://pistoletto.palazzoboncompagni.it

Dal 07 Maggio 2021 al 18 Settembre 2021

LUOGO: Bologna, Palazzo Boncompagni

INDIRIZZO: Via del Monte 8

ENTI PROMOTORI:

Palazzo Boncompagni

Cittadellarte-Fondazione Pistoletto

Associazione Legati al Filo

TELEFONO PER INFO: +39 051 236760

In copertina: Michelangelo Pistoletto, Raggi di persone (1975). particolare. Credit Asia Graziano

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