di Giulia Di Piazza
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DAL 5 NOVEMBRE AL 9 FEBBRAIO, PALAZZO MORANDO OSPITA LA MOSTRA “MILANO ANNI ’60 – STORIA DI UN DECENNIO IRRIPETIBILE”.
L’esposizione, curata da Stefano Galli, racconta i diversi ambiti coinvolti nella ricostruzione morale e materiale della città meneghina alla fine della grande guerra. L’allestimento, attraverso le foto dell’epoca e le testimonianze che accompagnano il visitatore, restituisce l’atmosfera di un decennio di crescita esagerata.

Il percorso espositivo è suddiviso in quattro sezioni: partendo dal boom economico, iniziato già alla fine degli anni ’50 e culminato con la costruzione della prima linea della Metropolitana Milanese, si passa alla nascita del design industriale e al rifiorire del fermento artistico ed intellettuale, fino ad arrivare alla strage di Piazza Fontana.

IL BOOM EDILIZIO E LA NASCITA DELLA LINEA 1 DELLA METROPOLITANA MILANESE
Milano, in quegli anni, è una città che sa accogliere in maniera straordinaria. è una macchina che non solo sa accogliere chiunque, ma accoglie un numero di persone spropositato rispetto alla sua popolazione. A Milano arrivano tutti e tutti trovano un posto; tutti vengono coinvolti dalla milanesità.
Armando Torno

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Nascono i grandi quartieri periferici di Comasina e Gratosoglio, mentre in centro si fa spazio ai primi grattacieli della città: Palazzo Pirelli, realizzato da Gio Ponti e la Torre Velasca dei BBPR. Il Comune di Milano affida la realizzazione architettonica e l’allestimento della Linea 1 agli architetti Franco Albini e Franca Helg a cui si aggiungerà Bob Noorda che ne realizzerà il logo e la segnaletica.

IL DESIGN MILANESE
Dal ’60, dall’inizio, è cominciata un tipo di relazione in cui le due parti della relazione hanno dato tutto quello che potevano attraverso una collaborazione, fatto assolutamente unico al mondo, una collaborazione veramente di lavoro. Una collaborazione che voleva dire fare insieme il lavoro.
Vico Magistretti
Un’altra particolarità di quegli anni fu la nascita di una collaborazione unica e destinata a durare nel tempo tra designer e aziende del Made in Italy. I fratelli Castiglioni, Vico Magistretti, Ettore Sottass, la coppia Zanuso e Sapper crearono prodotti innovativi ed iconici che rappresentarono la fortuna di aziende come Flos, Danese, Kartell, Artemide e Cassina.
MILANO TRA ARTE E CABARET
La bellezza di Milano degli anni Sessanta è questa, si incontrava della gente straordinaria: ho parlato con Marcel Duchamp, con Man Ray… con una serie di artisti che passavano per Milano, con i quali si andava anche a cena.
Guido Rossi

Già dai primi anni ’50 fiorisce un grande fermento nel mondo delle arti visive e si assiste al sorgere di molte gallerie d’arte contemporanea, grazie anche ad artisti del calibro di Lucio Fontana, Piero Manzoni ed Enrico Castellani. Intellettuali e liberi pensatori tornano ad incontrarsi per discutere di avanguardia e di cambiamento, dove? Nel 1962 inaugura l’Intra’s Derby club, il tempio del cabaret milanese, una palestra intellettuale per giovani artisti quali Giorgio Gaber, Enzo Jannacci e Ornella Vanoni.

LA STRAGE DI PIAZZA FONTANA
La strage di Piazza Fontana è il nostro 11 settembre. Il giorno della perdita collettiva dell’innocenza.
Paolo Biondani
Dall’aprile del 1969 ha inizio quella che verrà definita la “strategia della tensione”, culminata il 12 dicembre dello stesso anno con la strage di Piazza Fontana: alle 16.37 esplode una bomba nel salone centrale della Banca Nazionale dell’Agricoltura causando 17 morti e 90 feriti.

Attraverso queste immagini è possibile percepire realmente lo spirito di un decennio che ha stravolto Milano e i suoi abitanti ma che le ha permesso di intraprendere un percorso di crescita che ancora oggi continua ed è palpabile in ogni angolo della città. Per chi vive a Milano, è un dovere conoscere o rivivere un periodo che ha cambiato profondamente l’Italia intera.
In copertina: Ghisa in attesa del metrò © Archivio Carlo Orsi
MILANO ANNI 60. Storia di un decennio irripetibile
6 novembre 2019 – 9 febbraio 2020
Palazzo Morando | Costume Moda Immagine, spazi espositivi piano terra, via Sant’Andrea 6, Milano