Non solo metafisica

“DE CHIRICO E L’OLTRE”

La mostra che indaga l’evoluzione artistica di Giorgio de Chirico

Tempo di lettura: 2 min

Una sala espositiva della mostra “De Chirico e l’Oltre” a Palazzo Pallavicini. Credits: Asia Graziano

L’antologia di oltre 70 opere dalla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico di Roma é l’occasione per ripensare ai due momenti fondamentali della produzione artistica di de Chirico: la stagione “barocca” e quella neometafisica.

Giorgio de Chirico, Bagnanti con drappo rosso nel paesaggio (1945) Credits: Asia Graziano

LA DIMENTICATA STAGIONE “BAROCCA”: DAL 1938 AL 1968

I primi anni di de Chirico pittore sono stati a lungo dimenticati.
Messi in ombra dai dipinti metafisici, che lo consacrarono nell’Olimpo della pittura.
La mostra “De Chirico e l’oltre” inaugurata il 13 ottobre a Palazzo Pallavicini e in corso sino al 12 marzo, permette di recuperare il de Chirico perduto, in funzione di una più consapevole fruizione delle sue opere più iconiche.

Giorgio de Chirico, Isa con cappello di piume (1940 ca.) Credits: Asia Graziano

A de Chirico non piaceva la definizione di pittura “barocca”, probabilmente a ragione.
Se facilmente rintracciamo le influenze di Rubens, queste prime prove di pittura sono ispirate anche da pittori come Raffaello e Ignes. Riconosciamo come facili modelli perfino la pittura impressionista di Renoir e quella di Velasquez e Goya.

Giorgio de Chirico, Autoritratto nel parco con costume del Seicento (1959) Credits: Asia Graziano

Autoritratti, ritratti, cavalieri e nature morte sono i temi che de Chirico predilige per la maggior parte della sua carriera artistica.
Le più celebri opere metafisiche sono state realizzate invece in età molto avanzata.

Giorgio de Chirico, Natura morta nel paesaggio con drappo rosso (1948) Credits: Asia Graziano

la stagione neometafisicA: dal 1968 al1978

Gli ultimi dieci anni di vita consacrano de Chirico come grande della Storia dell’arte. I protagonisti delle sue opere si distaccano sempre più dalla realtà sensibile e si trasformano in manichini e maschere che interpretano personaggi mitologici, storici e letterari. Ettore e Andromaca, i Gladiatori e Oreste sono solo alcuni esempi.

Giorgio de Chirico, Ettore e Andromaca (1970) Credits: Asia Graziano
Giorgio de Chirico, Le Muse Inquietanti (1974) Credits: Asia Graziano
Giorgio de Chirico, Il Figliuol Prodigo (1975) Credits: Asia Graziano

Anche i paesaggi diventano astrazioni geometriche e mitiche.
Elementi di architettura classica si fondono con l’urbanistica contemporanea delle piazze italiane. Pullulano interni geometrici, in cui si moltiplicano come topoi gli elementi costitutivi del lessico figurativo del pittore. Spazio e tempo sono ormai coordinate indecifrabili. Il primo si fa vuoto e inabitabile e il secondo sembra essersi fermato per sempre.

Giorgio de Chirico, Visione metafisica di New York (1975) Credits: Asia Graziano

INFORMAZIONI

Luogo

Palazzo Pallavicini, Via San Felice 24, 40122 Bologna (BO)

Orari di apertura

  • Aperto da giovedì a domenica dalle 11.00 alle 20.00 
  • Chiuso da lunedì a mercoledì
  • La biglietteria chiude 1 ora prima (ore 19.00 ultimo ingresso)

Aperture straordinarie

  • 31 ottobre 2022 dalle 11.00 alle 20.00 (ore 19.00 ultimo ingresso)
  • 1 novembre 2022 dalle 11.00 alle 20.00 (ore 19.00 ultimo ingresso)
  • 7,8,26,27,28 dicembre 2022 dalle 11.00 alle 20.00 (ore 19.00 ultimo ingresso)
  • 31 dicembre 2022 dalle 11.00 alle 17.00 (ore 16.00 ultimo ingresso)
  • 1 gennaio 2023 dalle 14.00 alle 20.00 (ore 19.00 ultimo ingresso)
  • 2,3,4 gennaio 2023 dalle 11.00 alle 20.00 (ore 19.00 ultimo ingresso)
  • 4 febbraio 2023 chiusura straordinaria ore 24 (ore 23.00 ultimo ingresso)

Chiusure programmate

  • 24 e 25 dicembre 2022

Biglietto d’ingresso

  • Intero: € 15

Per maggiori informazioni: https://www.palazzopallavicini.com/de-chirico/

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