RACCONTARE LA DONNA: “THE ATLAS OF BEAUTY” DI MIHAELA NOROC

Di Nicola Albergo

Tempo di lettura: 3 minuti.

È da poco trascorsa la Giornata Internazionale della donna, una giornata che, anno dopo anno, rinnova il suo invito ad una profonda, quanto necessaria, riflessione. In tal senso, il progetto The Atlas of Beauty di Mihaela Noroc vuole ricordarci che questo è un impegno quotidiano, pertanto merita di essere raccontato, conosciuto e valorizzato, non solo per il suo aspetto artistico, ma anche per l’enorme valore culturale che sta alla base del suo lavoro.

Mihaela Noroc, fotografa. Credit.

Mihaela Noroc è una fotografa di origini romene. Cresciuta nella Bucarest degli anni ’90, in un contesto economicamente e socialmente difficile per l’Europa orientale, è stata sin da subito abituata a viaggiare, cambiando spesso casa, scuola e amici.

Il suo incontro con la fotografia avvenne a sedici anni, quando suo padre, pittore, le regalò una macchia fotografica di seconda mano. Iscrittasi all’Università per studiare fotografia, si trovò a dover affrontare sin da subito alcune criticità: il mancato supporto dei professori coincise con la diffusione del digitale e la fotografia divenne uno strumento alla portata di tutti. A questo fece seguito uno spopolamento di artisti mediocri, che la convinse ad abbandonare quella che, da lì a breve, sarebbe diventata la sua passione e il suo lavoro.

Nel 2013 Mihaela, a seguito di un viaggio compiuto in Etiopia, cambia radicalmente le sue prospettive. Munita di una semplice macchina fotografica, inizia a fotografare le donne etiopi, immortalando così il lento e inevitabile cambiamento che interessò quelle terre. Alcune di esse vivevano in tribù, libere da ogni tipo di costrizione socialmente determinata; altre in comunità conservatrici, obbligate a coprirsi il capo; altre ancora in città, adeguate ormai al ritmo frenetico dello stile di vita di matrice occidentale. Tutte però erano accomunate da una cosa: una bellezza intima, personale, genuinamente diversa da tutte le altre, che andava oltre il semplice dato estetico.

If there’s so much beauty and diversity in one country, what about the rest of the world?

Mihaela Noroc
A sinistra Farnoush (Tehran, Iran), artista ed economista. A destra Sunita, appartenente ad una comunità di ragazzi costretti a vivere in tende da campo nei pressi di Pushkar, India. Credit.

Da quella esperienza prenderà avvio un progetto importante, attraverso cui poter documentare e raccontare la bellezza di ogni donna incontrata, ognuna con la propria storia. Nasce così The Atlas of Beauty.

L’Atlante è molto più che una semplice raccolta di fotografie: l’immagine dà un volto e un significato ai sacrifici, alle vittorie e all’impegno delle protagoniste. Un vero e proprio viaggio introspettivo. Racconta, ad esempio, la storia di Ania, una giovane ragazza francese, abbandonata dai suoi genitori in tenera età perché nata senza una gamba e con il sogno di diventare un’atleta. Racconta la storia di Ezdah e Newroz, impegnate nella lotta per difendere la comunità curda in Siria e in Iraq dalle forze armate dell’ISIS.

Documenta l’impegno quotidiano del corpo femminile dei vigili del fuoco messicani; la tenacia delle donne della foresta Amazzonica nel mantenere vive le proprie tradizioni, nonostante la moda occidentale inizi a prendere piede tra le tribù locali; la forza di Linda, infine, che a Grozny, città russa distrutta e ricostruita dopo anni e anni di guerre, porta avanti il suo sogno di diventare una pediatra e di aiutare i bambini in difficoltà.

Linda, studentessa. Alle spalle la città di Grozny ricostruita. Credit.
Uliana, campionessa di karate e presentatrice televisiva ucraina. Credit.

Il progetto di Mihaela è un inno alla diversità, alla cultura e alla bellezza di tutto ciò che questo comporta. La fotografia si rivela essere, una volta di più, uno strumento capace di annullare ogni barriera, raccontando, e quindi avvicinando, con immediatezza le realtà a noi più lontane.

The Atlas of Beauty celebrates women from all corners of the world and shows that beauty is everywhere, regardless of money, race, or social status. […] these portraits and stories […] capture a rare glimpse into the daily experience of women, the obstacles that hold them back, and the dreams that propel them forward.

Mihaela Noroc

Oggi, a circa tre anni dalla pubblicazione del suo lavoro, che fornisce una sintesi delle testimonianze raccolte in più di cinquanta paesi, Mihaela continua a portare avanti la sua missione: con zaino in spalla e macchina fotografica racconta la storia delle donne di tutto il mondo.

Link utili: pagina Facebook e Instagram dell’Atlante.

In copertina: Mihaela Noroc, fotografa. Credit.

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