RELIGIONI E MITI: PHEST-SEE BEYOND THE SEA 2019

Di Martina Picciallo

Tempo di lettura: 3 minuti

“Religioni e miti” è il tema dell’ultima edizione di PhEST – See Beyond the Sea 2019, la manifestazione Internazionale di Fotografia che trasforma Monopoli per due mesi nella capitale pugliese della fotografia.

L’intento di questa edizione, visitabile dal 6 settembre al 3 novembre, è quella di provocare, giocare, riflettere sul tema della religione e dei miti portando l’osservatore a compiere un viaggio con sé stesso e con le proprie paure o desideri più intimi.

Monopoli si presta come cornice a questo exploit di colori e invita il pubblico a riconoscere dietro la pellicola patinata della ricerca di un mondo della sub cultura religiosa e del folklore ad esso annesso, il significato nascosto suggerendo uno sguardo alle volte dissacrante su questa vetrina dei fenomeni spirituali. L’evento guida i visitatori prima al Castello Carlo V di Monopoli e successivamente nel bellissimo Palazzo Palmieri situato nel centro storico.

Con la collaborazione di National Geographic, nelle sale del Castello sarà possibile ammirare Seeing Mary”, composta da 30 immagini relative alle apparizioni mondiali della Vergine Maria negli anni. La mostra rivela come persone da culture e luoghi diversi condividano poco, ma sicuramente la fiducia nel fatto che Maria offre loro sostegno.

PhEST si propone ancora una volta dunque come una mostra che è un insieme di mostre. Immancabile il progetto commissionato quest’anno a Sanne De Wilde, fotografa fiamminga, vincitrice del World Press Photo per il suo progetto “Land of Ibeji”. Sanne, ha scattato foto in alcune delle più suggestive feste religiose pugliesi con l’obiettivo di restituire alla nostra regione, ai suoi abitanti e ai numerosissimi turisti che sempre più la scelgono come meta delle loro vacanze, l’idea di quello che la fede e le feste religiose rappresentano ancora oggi, tra legami con il passato e sguardo al futuro. PhEST vuole così interrogare e creare riflessioni nel cittadino.

Ospita nei suoi spazi anche la vincitrice del premio annuale di fotografia New Generation 2019 del PHmuseum, Liza Ambrossio con il suo “The Rage of Devotion”, storie familiari di donne e stregoneria in Messico. O ancora, Jesse Rieser con “Christmas in America – Happy Birthday Jesus” dedicata al Natale negli USA: a volte squallido ma anche, celebrativo, colorato e creativo. Forse troppo.

Roei Greenberg con “Along The Break” sulle stratificazioni religiose tra Israele e Palestina i cui protagonisti, anche se non compaiono in nessuna delle immagini, sono gli esseri umani, i cui valori religiosi e politici hanno cambiato fortemente il modo di vivere; Michela Benaglia con “Il Selvaggio”, “Il Folle e l’Orso”, maschere antropologiche tradizionali in Italia di cui è impossibile risalire a una datazione certa e che si riferiscono alla paura che il mondo occidentale nutre per il volto coperto; Alinka Echeverría con “The Road to Tepeyac” in cui ritrae pellegrini in cammino verso la Madonna di Guadalupe a Città del Messico mentre trasportano sulla schiena riproduzioni dell’icona della Vergine; e poi, Norman Behrendt con la sua “Brave New Turkey” sulle nuove moschee sponsorizzate dallo stato turco che punteggiano il paesaggio di Istanbul e Ankara; Daniel Ochoa de Olza che ha ritratto “La Maya“, usanza spagnola di origine pagana che vede ogni anno quattro o cinque bambine tra i 7 e gli 11 anni alternarsi su un altare disposto per strada per dare il benvenuto alla Primavera.

Giulia Bianchi con il progetto dedicato alle donne sacerdote “Women Priests Project – Hai dato alla vergine un cuore nuovo” e al gruppo di suffragette che dall’estate 2002 porta avanti una protesta di disobbedienza religiosa a favore dell’ordinazione delle donne.

Altro progetto speciale ospitato quest’anno è quello commissionato a Piero Percoco#searchgodinthings, per Tormaresca in collaborazione con PhEST, con un lavoro stile IG, sulla vita religiosa in Puglia. In ultimo si consolida la partnership con Trenitalia, offrendo ai visitatori che raggiungono Monopoli in treno l’ingresso con biglietto ridotto.

PhEST è più di un semplice Festival di fotografia, ma è un momento di provocazione e confronto, in grado di contenere le rivoluzioni culturali mondiali e fornire una lettura tra passato, presente e futuro in maniera intelligente conservando la libertà di pensiero di tutti.

PHEST – BEYOND THE SEA 2019

Monopoli (BA)

Fino al 3 Novembre 2019.

Info: Phest.

Foto dell’autrice.

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