SIAMO CIÒ CHE ABBIAMO. L’ARCHEOLOGIA DEGLI OGGETTI DIVENTA MUSEO

Di Serena Sorce 

Tempo di lettura 4 minuti

Ci hanno raccontato la quarantena in tutte le versioni e i possibili immaginabili, adesso è il momento di tirare un po’ le somme. Durante il periodo di lockdown il Museo Diocesano Tridentino ha avviato un progetto speciale. L’idea è quella di raccontare le atipiche settimane precedenti attraverso gli oggetti nuovi, vecchi o riscoperti che siano. Ecco che nasce il Museo della Quarantena.

Museo della Quarantena, Credit.

Il progetto è inclusivo e partecipativo e si nutre della collaborazione di chiunque voglia farne parte e condividere un pezzo di sé. L’unico vincolo è che l’oggetto abbia un significato simbolico legato al lockdown per chi decide di lasciare virtualmente qualcosa di sé nella collezione curata dal museo.

Museo della Quarantena, Credit.

Lo scopo è quello di costruire un’archeologia degli oggetti che sia una sorta di memorandum che abbia un valore sia individuale che collettivo. Una bicicletta, un puzzle, una pizza, una macchina da cucire o l’immancabile Lysoform. Per sopravvivere ci siamo aggrappati a quello che avevamo in casa o dimenticato in soffitte e cantine o fatto con le nostre mani. La memoria di questi mesi sarà inevitabilmente legata agli oggetti in cui abbiamo trovato conforto o almeno una piacevole seppur momentanea distrazione.

Museo della Quarantena, Credit.

La raccolta, lanciata attraverso i social dell’istituzione, sta crescendo rapidamente ed è diventata a tutti gli effetti un museo virtuale. Se avete voglia di ‘donare’ un’opera al Museo inviate una fotografia corredata da una breve didascalia indicante autore, oggetto, data, stato di conservazione e il motivo della scelta. Potete inviare il tutto tramite email all’indirizzo lorenzaliandru@mdtn.it, via Messenger sulla pagina Facebook o con un messaggio privato al profilo Instagram del Museo Tridentino.

La collezione punta a svincolarsi dal tema che l’ha ispirata, ovvero la quarantena, e mentre continua la raccolta di materiale, si pensa già al futuro. L’idea è quella di promuovere un incontro tra tutti i partecipanti e creare una rete non solo virtuale, ma fisica tra le persone, attraverso l’iniziativa del Museo Tridentino.

Museo della Quarantena, Credit.

Quindi un progetto che nasce da una difficoltà improvvisa per poi diventare qualcosa di più di un post sui social, in grado di connettere i soggetti che hanno creato la collezione. È sicuramente un buon modo di creare una community che interagisca virtualmente ma che, poi, si sviluppi dal vivo, una rete di persone che all’interno del sistema museo trovano uno spazio in cui confrontarsi.

In copertina: Museo della Quarantena. Credit.

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