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Superfluo è la nuova vetrina artistica di Via Francesco Reina 9 a Milano, una novità dal gusto contemporaneo frutto del lavoro collettivo di Andrea Cancellieri, Luciana Esposito, Gianluca Gramolazzi, Rafa Jacinto, Chiara Papa.
Una vetrina dai vetri sabbiati che lascia un quadrato di 50×50 cm affacciato sulla strada, volto a mostrare e promuovere opere legate a un’altra città.

L’IDEA DI SUPERFLUO…
gioca intenzionalmente sull’ambiguità di questo termine: ciò che non è necessario né indispensabile, il Superfluo, e ciò che spunta nell’oscurità, il Super-Fluo: «Superfluo si fonda sulla consapevolezza che ognuno è individualmente superfluo, ma al tempo stesso collettivamente necessario».
«La volontà è di giocare ironicamente su ciò che è superfluo, valorizzando e sviluppando un’indagine seria sul necessario»: è questa l’intenzione del neonato progetto, che attraverso l’ideazione di mostre ed eventi ricerca momenti di collettività.

Per il ciclo di mostre Bello Bellissimo, un ciclo di showcase e progetti site specific, Superfluo presenta una nuova collaborazione con l’artista Marco Siciliano. Ogni evento nasce dalla collaborazione con artisti provenienti da diverse discipline e in concomitanza con altre mostre e progetti.
Bello Bellissimo nasce appunto in occasione della personale di Siciliano Vergissmeinnicht (Forget me not) e dell’uscita del suo omonimo libro d’artista presso la galleria Hošek Contemporary a Berlino.
Inaugurata lo scorso 27 aprile, l’esposizione sarà visitabile fino al 22 maggio 2021. Un’esposizione non solo fisica ma anche digitale, che trasporterà il visitatore nel mondo dell’artista.
Il processo creativo di Siciliano viene presentato da contenuti digitali, un’opera realizzata ad hoc dall’artista e da momenti di collegamento tra le due città, il tutto legato a contenuti curati da Superfluo e dallo stesso Siciliano.

ENTRANDO NEL VIVO DELL’EVENTO…
Bello Bellissimo // Marco Siciliano è in collegamento diretto con la mostra a Berlino: Vergissmeinnicht, la sua personale che si sviluppa a partire dal corpo malato a causa della perdita del senno dell’eroe dell’Orlando furioso di Ludovico Ariosto. Quel senno che finisce sulla Luna, archivio che custodisce tutto ciò che è stato perduto sulla Terra e che sarà Astolfo a recuperare in questo luogo fascinoso.
È su questa scia che Siciliano trasforma la galleria Hošek Contemporary di Berlino in «un ambiente lunare dove è possibile, grazie al suo libro d’artista, scoprire nuove costellazioni create a partire dalle coordinate dei ritrovamenti di cerotti perduti a Milano». Ed ecco che si palesa così l’analogia con Orlando: Vergissmeinnicht è il viaggio di un uomo trafitto da un malessere interiore che giunge alla Luna per ritrovare un senso, il senno, scoprendo e comprendendo il proprio corpo per non dimenticarsi più di sé.
«Come Astolfo dalla Luna guarda la Terra, allo stesso modo da Berlino è possibile vedere Milano, luogo in cui gli oggetti sono stati persi e dove, grazie alla distanza, attribuire loro un diverso valore»; quel cerotto perso che rappresenta il Superfluo per l’artista diventa una stella, il già citato Super-Fluo.

Superfluo rompe i modelli standard di divulgazione dell’arte e si distanzia dai classici circuiti culturali, proponendo una nuova modalità di presentazione dell’arte e una riflessione sul Superfluo che in fondo ci accomuna.
E’ il nuovo format dell’arte contemporanea, uno “slot pubblicitario atipico” che varia a seconda delle collaborazioni. Uno spazio dinamico e una finestra che apre innumerevoli mondi.

In copertina: Superfluo fluo, Courtesy Superfluo, P.h Andrea Cancellieri. Credit.