VITTORIO CORCOS: IL RITRATTISTA DELLA BELLE ÉPOQUE A BOLOGNA

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Dal 22 ottobre 2020 al 14 febbraio 2021, Palazzo Pallavicini a Bologna ospita la mostra Vittorio Corcos. Ritratti e sogni, curata da Carlo Sisi e articolata in sei sezioni che raccontano, attraverso oltre quaranta opere, l’esperienza del pittore livornese nel contesto culturale figurativo dalla seconda metà dell’Ottocento al primo trentennio del secolo seguente.

Vittorio Matteo Corcos, Autoritratto, 1913, Galleria degli Uffizi, Firenze. Credit.

qualche cenno biografico

Dopo aver frequentato l’Accademia di belle arti di Firenze, Vittorio Corcos soggiorna a Napoli ospite di Morelli e nel 1880 approda a Parigi. Qui sottoscrisse un contratto di 15 anni di cooperazione con la casa d’arte Goupil e frequentò lo studio di Léon Bonnat, ritrattista della “Parigi bene”, dedicandosi a ritratti femminili, a scene di vita quotidiana con colori brillanti e pennellate raffinate.

Vittorio Corcos, Ritratto della moglie Emma Ciabatti, 1889 (?), Museo Civico Giovanni Fattori, Livorno.

Nel 1887 sposò Emma Ciabatti, che lo mise in contatto con Giosuè Carducci e Gabriele D’Annunzio. Il salotto di casa Corcos divenne meta affollatissima di letterati ed artisti, il cui spirito si riflette nell’opera del pittore impegnato nell’ illustrazione di libri e di riviste e nel ritrarre protagonisti della società di fine secolo – Mascagni e Lega – e donne eleganti e famose – Lina Cavalieri, Isadora Duncan, Maria Josè – immortalate nello sfarzo delle loro dimore.

Vittorio Corcos
Vittorio Matteo Corcos, In lettura sul mare, 1910 circa, collezione privata. Credit.

CORCOS: TESSUTI LUSSUOSI E DONNE ETEREE

Allievo di Domenico Morelli e amico di De Nittis, Corcos si distingue per il tratto delicato e per la minuzia quasi fotografica nella rappresentazione degli oggetti e dei tessuti lussuosi, oltre che per la profondità psicologica degli sguardi che conferisce ai soggetti un misterioso magnetismo. Non a caso, le donne dipinte da Corcos furono definite “creature che hanno in sé qualche cosa del fantasma e del fiore”.

Vittorio Corcos
Vittorio Matteo Corcos, Ritratto di Lina Cavalieri, 1902, Collezione privata. Credit: Alberto Scarpulla.

Tra le opere in mostra a Palazzo Pallavicini spicca il ritratto del soprano e attrice cinematografica Lina Cavalieri che Gabriele D’Annunzio definì “massima testimonianza di Venere in terra” perfetta rappresentazione della femminilità aristocratica e alto borghese e il quadro intitolato Sogni, che ha per protagonista una donna dallo sguardo pensoso e introverso, ritratta in una posa audace e non convenzionale.

Vittorio Corcos
Vittorio Matteo Corcos, Sogni, 1896, Galleria Nazionale di Arte Moderna (GNAM), Roma.

Il percorso espositivo comprende inoltre alcuni paesaggi della natia costa livornese: opere che svelano la sua vicinanza alle poetiche del naturalismo e alla pittura di genere ottocentesca.

Info: https://www.palazzopallavicini.com/biglietteria/

In copertina: Vittorio Matteo Corcos, Sogni, 1896, Galleria Nazionale di Arte Moderna (GNAM), Roma.

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